Registri
Akashici

L’Akasha è come una gigantesca biblioteca universale.
Un luogo vibratorio, invisibile agli occhi, dove è conservata la memoria di ogni anima: esperienze, scelte, relazioni, vite precedenti.

Ho iniziato a lavorare con i Registri Akashici nel 2021.
Ma è stato solo dopo un lungo apprendistato – tre anni di studio e pratica – che ho sentito di essere entrata nello stato vibratorio giusto per poterli aprire anche per gli altri.

Accedere all’Akasha significa entrare in contatto con qualcosa di più grande.
Significa guardarsi dentro con occhi nuovi, ricevere comprensioni profonde, visioni di ciò che è stato e intuizioni su ciò che è.
Molte delle dinamiche che viviamo oggi, infatti, hanno origine molto prima di noi.
Conoscere ciò che siamo stati in un’altra vita può aiutarci a comprendere i legami che viviamo in questa, e soprattutto può aiutarci a perdonare, a sciogliere quei nodi invisibili che ci appesantiscono.

È un lavoro che richiede delicatezza, rispetto e presenza.
Per aprire i Registri ci si connette con i Maestri Ascesi, con le guide dell’anima.
E solo se siamo pronti ad accogliere davvero ciò che arriva, riceviamo le risposte che ci servono in quel momento.

L’Akasha ci insegna che tutto è connesso.
Che ogni anima è parte di un disegno più grande.
E che nulla, nella nostra storia, accade per caso.